
Incurante dei rigori di quest’autunno particolarmente freddo, tra i 40.000 partecipanti alla Maratona di New York, che si è corsa nel weekend di Ognissanti, ben 3.517 erano di nazionalità italiana; la terza rappresentativa più numerosa dopo i padroni di casa statunitensi e gli inglesi.
La corsa sta infatti prendendo sempre più piede nel nostro paese: una passione in crescita a livello esponenziale, che coinvolge le più diverse categorie di persone.
Simbolo di questa passione è la figura del pluridecorato Gelindo Bordin, primo italiano a vincere la maratona olimpica nel 1988. Ora, il maratoneta veneto, smessi i panni dell’atletica, si occupa della promozione di questo sport in giro per l’Italia in qualità di Direttore Marketing di Diadora.
Abbiamo quindi fatto quattro chiacchiere con il maratoneta veneto.
“Gelindo cosa ti porta nella provincia granda?”
“Ovviamente la passione per uno sport che mi ha dato molto e dal quale non riesco proprio a staccarmi, e quindi la possibilità di condividere le mie tante esperienze al servizio di tutti gli appassionati della zona.”
“In che modo?”
“In questo momento ricopro il ruolo di Direttore Marketing di Diadora, e con l’azienda abbiamo costituito in collaborazione con Garesio Sport, nelle sedi di Roreto di Cherasco e di Alba, due punti vendita specializzati per il running. A sostegno del progetto, abbiamo esteso la collaborazione anche a due importanti palestre del territorio.”
“Cosa si farà in questi punti?”
L’attività sarà incentrata su una consulenza specifica in ambito corsa e in particolar modo in termini di materiali. Per riassumere e semplificare, dobbiamo avere ben chiaro che ognuno di noi ha peculiarità nella corsa molto differenti, prima di tutto a livello di postura.
Andando ad assecondare o a correggere le personali caratteristiche di ogni runner è possibile rendere più efficace e addirittura piacevole la corsa.”
“Immagino che la tecnologia avrà un ruolo importante in tutto questo?”
“Si, sfrutteremo l’ausilio di tapis roulant e di un’applicazione software apposita.”
“Ai suoi tempi si usavano già tecnologie di questo tipo?”
“Come in ogni campo la tecnologia fa continuamente passi da gigante, e vale la pena di sfruttare al meglio quello che ci offre. Senza ovviamente dimenticare che tutto nasce dalla passione e dall’impegno.”
“Anche per portare a casa un primo posto nella maratona olimpica?”
“Sicuramente, tanta abnegazione e tantissimo allenamento sono indispensabili, ma ingredienti che spesso da soli non bastano.”
“Oltre agli addetti nei negozi, avrai dei collaboratori o organizzi tutto da solo?”
“Sarebbe impensabile voler gestire il tutto in solitaria, per questo ho costituito un team di persone che hanno dedicato la loro vita alla corsa. Il capo progetto sarà il Campione del mondo dei 3000 siepi Francesco Panetta, supportato dalla “nostra” campionessa Elisa Rigaudo, fresca medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino.”
“Alla maratona di New York, i partenti italiani erano moltissimi, che ne pensa?”
“Non posso che gioirne: una dimostrazione di come il mio sport si stia diffondendo sempre di più.”
“Dal 1996 con Giacomo Leone non vinciamo un’edizione: un pronostico?”
“Nessun pronostico, solo l’augurio che l’Italia torni presto a trionfare a New York.”
“L’appuntamento nella nostra zona quindi per quando sarà?”
“Cominceremo il 21 Novembre presso la sede di Garesio Sport a Roreto di Cherasco, dopodiché si passerà alle palestre, con la speranza di poter diffondere ancora di più questa passione per uno sport unico e meraviglioso.”
Davide Barberis
Ciao a tutti!
RispondiEliminaA proposito di Gelindo Bordin....vi invito a leggere l'intervista esclusiva pubblicata nel sito della Due Rocche (corsa podistica internazionale, 25 aprile 2009, Cornuda (TV) )
Preziosi consigli e il racconto di una vita straordinaria!
a presto,
duerocche